Roberto Roversi confermato Presidente di Ucca

Al centro le giovani generazioni e le loro attuali esigenze culturali e formative

Roberto Roversi è confermato alla presidenza di UCCA, Unione dei Circoli Cinematografici Arci, associazione nazionale di promozione della cultura cinematografica attiva dal 1967.

Il Congresso, durante il quale sono stati eletti gli organismi dirigenti, si è svolto a Bologna presso Porta Pratello il 16, 17 e 18 giugno. Tre giorni di riflessione e dibattito sul panorama dell’audiovisivo in continua trasformazione ed il conseguente ruolo dell’associazionismo nella cultura cinematografica

Possiamo tentare di insediarci in aree vulnerabili, marginali o peri-urbane, che si percepiscono come prive di opportunità così come di vivacità economica, sociale e culturale, tornando a costituire i nostri preziosi presidi di inclusione sociale e a condividere il nostro gigantesco patrimonio di saperi e passione civile e a dare l’innesco ad esperienze che possano creare comunità?” 

È questa la sfida che propone Roversi, consapevole della capacità di UCCA di saperla cogliere, come dimostrato dall’instancabile lavoro svolto da Chiara Rigione, Presidente del Circolo Kinetta di Benevento, scomparsa prematuramente, che è stata ricordata durante il Congresso e omaggiata attraverso la proiezione del suo cortometraggio “Domani chissà, forse”.

“Dobbiamo raccogliere le grida di allarme e le richieste di aiuto che ci vengono quotidianamente rivolte da quelle piccole distribuzioni indipendenti che non trovano letteralmente più sale disposte a proiettare i loro film, considerati poco o nulla remunerativi.” 

Roversi auspica infatti un allargamento della struttura di UCCA per affrontare un mercato dell’audiovisivo che ha sempre più bisogno della sua presenza. Risulta necessario un team di lavoro che affianchi presidente e coordinatrice: un gruppo di progettazione che risponda alla necessità di reperire risorse e un collaboratore che si occupi di comunicazione sia con la base associativa che con il comparto audiovisivo.

QUI l’intervento integrale di Roberto Roversi.