Un diario del G8 di Genova 2001, fatto
vent’anni dopo, raccontando al presente un
passato interrotto.
19 – 21 luglio 2001. Erano i giorni di un vertice fra gli otto stati più potenti della terra: otto
persone riunite a decidere il destino del pianeta, barricate dietro grate alte cinque metri e
protette da migliaia di poliziotti. E i giorni in
cui centinaia di migliaia di persone da tutto il
mondo sono andate a Genova per contestare
pacificamente quel modello di sviluppo predatorio ed ingiusto, e proporne un altro.
A quel sogno ed a quella protesta rispose la più
grave sospensione dei diritti democratici in
Occidente dopo la Seconda guerra mondiale.
Note di regia
“La memoria è una cosa strana. Quella di Genova è una storia che è stata raccontata molte volte, ma il nostro paese non ci ha mai fatto i conti fino in fondo; come se fosse una storia da dimenticare. Anche moltissime delle memorie individuali sono interrotte; come una ferita sepolta, una frattura che ci si scorda di avere, ma che quando cambia il tempo si sente. È quello che è successo agli autori ed ai testimoni del film. Vent’anni dopo abbiamo sentito l’esigenza di raccontare”.