Qualcuno inserisce una VHS in un videoregistratore. La cassetta va in play, sullo schermo compaiono immagini televisive di ogni tipo, consumate dal tempo, spesso irriconoscibili. Sono i ricordi d’infanzia di Beatrice. Come le cassette inevitabilmente rovinate dal tempo, così sono i suoi ricordi. Inizia così un percorso di elaborazione personale in cui rivive il rapporto con la madre malata. La ricerca è faticosa, le immagini si mischiano e si ricompongono assumendo significati del tutto nuovi. Grazie a questa dolorosa ricerca, la regista ricostruisce la propria narrazione più intima per provare a ritrovare ciò che aveva perduto.
Bio-filmografia della regista
Beatrice Baldacci nasce a Città di Castello nel 1993.
Dopo aver svolto un anno di studi in Scienze e tecniche psicologiche presso l’Università di Padova, nel 2014 si iscrive al corso di cinema della Rome University of Fine Arts (RUFA), dove realizza il progetto fotografico Mi trovo dove voglio che viene esposto presso il Palazzo Ducale di Genova.
Nel 2015 frequenta l’accademia seguendo corsi di regia, cinematografia e direzione della fotografia con i docenti Daniele Ciprì e Fabio Mollo. Lo stesso anno in occasione del 48 Hours Film Project vince il premio per miglior fotografia.
Nel 2017 si laurea con lode presentando il cortometraggio Corvus Corax che vince numerosi premi nazionali e internazionali. Nel 2018 frequenta il corso base di regia al Centro Sperimentale di Cinematografia con il docente Claudio Cupellini realizzando il cortometraggio Attenti al Cane! Vince il Premio Zavattini 2019 durante il quale realizza il documentario autobiografico Supereroi senza superpoteri.