Game Of The Year

Game of The Year

di Valerio Jalongo

Biografilm 2021 (Miglior Doc Italiano), Annecy Cinéma Italien

Anno: 2020

Paese: Italia

Durata: 98’

Il mondo dei videogiochi in Italia raccontato attraverso le storie dei creatori, dei giocatori professionisti e di chi ne parla sulle piattaforme di streaming. Sotto la lente di questo lavoro si snoda un mondo complesso, che coinvolge sviluppatori, giocatori professionisti, content creators: Redaelli ci porta a contatto con le aspirazioni, le sfide e le pressioni dell’industria dell’intrattenimento. Game of the Year svela gli aspetti della la vita dei giovanissimi enfant prodige così come quella degli autori o dei giocatori più scafati che decidono di dedicare la vita a questa forma d’arte. Tra l’aspirazione al successo e le possibili rovine individuali questo documentario d’osservazione diventa un vero e proprio ritratto generazionale.

Note di regia

“La scelta di raccontare il videogioco nasce dal mio desiderio di diffondere la divulgazione di un medium che viene quasi tenuto nascosto nell’ambito più popolare e mainstream, nonostante sia la culla dei nuovi autori, muova miliardi di dollari, e in Italia tocchi il 43% della popolazione. Il fatto è che bisogna smetterla di pensare al videogioco come a un “linguaggio minore” o come a un mercato di nicchia, per cui spero che Game Of The Year riesca a raccontare una buona parte delle sfumature che presenta questo grande mondo”.

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Spin Time – Che fatica la democrazia

Spin Time | Che fatica la democrazie

di Sabina Guzzanti

Venezia 78 - Giornate degli Autori

Anno: 2021

Paese: Italia

Durata: 92’

Il protagonista del racconto è un palazzo occupato di 17mila metri quadri, famoso per l’intervento dell’elemosiniere del Papa, in cui è in atto un esperimento politico e sociale. Ci sono delle votazioni che vengono continuamente rimandate e c’è uno spettacolo con regole e finalità del tutto particolari. Questi due plot interagiscono fra loro in modo inaspettato, anche per chi ha pensato il film, e consentono di conoscere una realtà di cui mai avremmo immaginato l’esistenza, che sembra insieme lontana e tanto familiare.

Note di regia

“Uno slogan per pubblicizzare Spin Time potrebbe essere “i poveri come non li avete mai visti”. La voce narrante, molto personale, porta lo spettatore a fare un’esperienza simile a quella dell’autrice, che nel realizzarlo ha visto dissolversi molti dei suoi pregiudizi. I 450 occupanti di Santa Croce, che all’inizio percepiamo come una massa infelice e aliena, diventano sempre più simili a noi. Una realtà parallela che ci ricorda il nostro condominio o il parlamento. Il mondo degli invisibili, quelli colpiti dalla sventura che scansiamo come se potesse essere contagiosa, qui non si presentano come vittime, ma nel tentativo encomiabile per quanto spesso fallimentare, di vivere in modo dignitoso, riconoscendosi come soggetto politico e capace di esprimere una propria cultura. E il tema principale del film riguarda proprio la funzione della cultura in una democrazia”.

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Io resto

Io resto

di Michele Aiello

Biografilm 2021 (Miglior Doc Italiano), Visions du Réel

Anno: 2020

Paese: Italia

Durata: 81’

Una videocamera accede, in via eccezionale, ai reparti dell’ospedale pubblico di una delle città che sta drammaticamente soffrendo il primo picco pandemico del COVID-19.
E’ un delicato esercizio di osservazione, che coglie con rispetto l’instaurarsi di nuove relazioni tra pazienti e personale sanitario, rese necessarie dalla pandemia e che mostrano un estremo bisogno comune, il calore umano.
Anche se a volte è doloroso, il film entra in empatia con le paure dei malati e con l’ascolto professionale ma accorato di medici e infermieri, rimanendo in una dimensione intima, lontana dal voyeurismo, dall’apologia dell’eroismo e da un’angosciosa rappresentazione mediatica.

Note di regia

“Quando la pandemia ha colpito l’Italia e gli ospedali hanno cominciato a fronteggiare la prima grande ondata di pazienti, ho pensato alle tante instancabili lavoratrici che rappresentano un punto di riferimento prezioso per la loro comunità. Da lì è cresciuto il desiderio di raccontare un certo tipo di rapporto nella cura, non solo sanitario ma di sincero trasporto.
Per questo motivo non volevo ritrarre il personale sanitario come un eroe impersonale, come montava nella grande narrazione mediatica. Piuttosto, mi interessava cogliere l’essenza di alcuni momenti capaci di raccontare, con piccoli gesti, i grandi dilemmi dell’umanità in un momento storico così importante per tutti. In particolare, mi interessava il punto di vista di persone normali nella condizione obbligata di dover lavorare in condizioni eccezionali, senza un tornaconto personale”.

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Disco Ruin

Disco Ruin | 40 anni di club culture italiana

di Lisa Boni, Francesca Zerbetto

Festa del Cinema di Roma

Anno: 2020

Paese: Italia

Durata: 115’

Un viaggio visionario, l’ascesa e il declino dell’Italia del clubbing, raccontati dai protagonisti di questa storia, tra notti in autostrada e afterhours che divorano il giorno.
Quattro generazioni che vogliono essere “messe in lista” per entrare in questi luoghi di aggregazione e di perdizione, dove non conta che cosa fai di giorno, ma solo chi interpreti durante la notte.
Quarant’anni in cui la discoteca ha prodotto cultura, arte, musica e moda.
Questa è la storia del Piper, dell’Altromondo, della Baia degli Angeli, del Cosmic, dell’Histeria, del Plastic, del Kinki, dell’Ethos, del Diabolik’a, del Cocoricò, dell’Insomnia, del Tenax…

Note di regia

“Disco Ruin nasce dalla fascinazione evocata dalle rovine di centinaia di discoteche abbandonate in tutta Italia. Le “cattedrali del divertimento” sono state i più potenti luoghi di aggregazione per diverse generazioni. Hanno spostato migliaia di persone di tutte le classi sociali su e giù per l’Italia. Questa storia parte dagli albori, dalle balere, dai night degli anni ’60, dalle prime discoteche degli anni ’70, per poi focalizzarsi sugli anni ’80 e i ’90. Nessun altro luogo riesce meglio a concentrare più arti insieme: le discoteche calamitavano e lanciavano tutte le nuove tendenze. Le testimonianze di chi l’ha vissuta, di chi ci ha suonato, di chi ne è stato il protagonista. Storie che raccontano le trasformazioni della nostra società nelle sue ore di svago ed eccessi, in ambienti in cui le classi sociali si mescolano. Momenti in cui la libertà di esprimere il corpo, la sessualità, l’individualità e la creatività sono leciti, quasi necessari. Luoghi magici e di perdizione, di alienazione, in cui attraverso liturgie di gruppo celebravano riti collettivi quasi tribali risvegliando istinti primordiali: la danza, la musica, l’incontro tra i sessi. Il film racconta un’Italia che non esiste più e che in molti non si sono accorti che sia mai esistita”.

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L’acqua, l’insegna la sete

L'acqua, l'insegna la sete | Storia di classe

di Valerio Jalongo

Visioni dal Mondo, Visions du Réel - Nyon

Anno: 2020

Paese: Italia

Durata: 76’

Lopez, un professore in pensione, ritrova in un vecchio giornale di classe “L’acqua, l’insegna la sete”, una struggente poesia di Emily Dickinson che in pochi versi rivela come la vita ci insegna il valore delle cose. Sull’onda di quella poesia e dei suoi ricordi, il prof. Lopez sente il bisogno di sapere cosa è rimasto degli anni passati insieme ai suoi alunni; parte così alla ricerca dei ragazzi, che oggi sono ormai dei “vecchi” trentenni. In questi anni non tutto è andato per il verso giusto. A poco a poco emerge un ritratto intimo del destino di ognuno: navigando tra il passato e il presente, si disegna l’impronta del tempo passato insieme, e la storia di una classe fra tante, che a volte sembra inseguire versi di una poesia.

Note di regia

“Facendo questo film ho capito cose che non mi erano chiare come professore: a volte anche i professori migliori sono coinvolti in promesse che la scuola non riesce a mantenere. Anno dopo anno, cambiavano le facce, i nomi, i modi di vestire dei ragazzi, ma tutto si ripeteva e la cosa più toccante è stato scoprire che nessuno dava la colpa alla scuola del proprio fallimento scolastico. Allora non immaginavamo che il mondo stava preparando per quei ragazzi un futuro precario, pieno di passi indietro anche nei diritti che consideravamo acquisiti per sempre. Ci vuole tempo per capire e arrivare all’essenza delle cose”.

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Punta Sacra

Punta Sacra

Punta Sacra

di Francesca Mazzoleni

Visions du Réel (Miglior FIlm), Festa del Cinema di Roma - Alice nella Città

Anno: 2020

Paese: Italia

Durata: 94’

L’ultimo triangolo di spazio abitabile alla foce del Tevere: le persone che ci vivono lo chiamano Punta Sacra. Il documentario racconta la vita della comunità dell’Idroscalo di Ostia, oggi composto da 500 famiglie. Su tutte, quella di Franca, a capo di una famiglia completamente al femminile, narratrice e motore delle storie che rendono vivo quel lembo di terra.
Un racconto fra realismo e proiezioni nell’immaginario, fra nostalgia ed inevitabile pragmatismo. E un desiderio su tutto: poter continuare a vivere in quel luogo, che per loro è casa.

Note di regia

“L’intento era quello di raccontare l’altro lato di un luogo complesso: l’ultima borgata autocostruita della mia città. Un pezzo fondamentale della storia di Roma. Un’idea di vita comunitaria alla quale non siamo più abituati. Un luogo che invece per decenni è stato associato solo alla morte di Pasolini, al degrado e ai racconti cinematografici di criminalità. Al centro di Punta Sacra ci sono vite al limite, come il luogo che le ospita. Libertà, precarietà, lotta, resilienza e riscatto sono i temi che le animano. Il rischio di demolizione, la forza distruttrice della natura e il mondo degli interessi commerciali, sono le ombre che circondano e si contendono questa fragile terra. La risposta della comunità a questa stretta di incertezze e pericoli è però una forza vi tale: feste continue, amori, liti, celebrazioni per colmare i vuoti lasciati dalle case abbattute. Punta Sacra parla di appartenenza e di un enorme desiderio di riscatto, parla di una comunità che non si piange addosso ma che celebra la vita.”.

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Europa

Europa

Europa

di Haider Rashid

Cannes 2021 - Quinzaine del Realisateurs

Anno: 2020

Paese: Italia

Durata: 115’

Confine tra Bulgaria e Turchia: Kamal è un giovane iracheno che sta cercando di entrare in Europa a piedi, attraverso la “rotta balcanica”. È braccato dalla polizia bulgara e dai “Cacciatori di Migranti”. Kamal ha nello zaino un passaporto, alcune foto di famiglia, dei fogli con degli appunti e dei numeri di telefono per quando arriverà in Europa. Sperando che questo accada. Il racconto straordinario di una strenua lotta per la libertà e la vita.

Note di regia

“L’idea del film è nata leggendo delle esperienze di vita reale dei migranti che attraversano il confine tra Turchia e Bulgaria e dalle conversazioni che ne sono seguite con varie persone. La Bulgaria è il paese in cui mio padre si è recato, quando è scappato dall’Iraq nel 1978 alla volta dell’Europa. Sebbene il suo viaggio sia stato diverso da quello che intraprende il protagonista del film, in qualche modo mi è sembrato ancora più giusto raccontare questa storia.
La prima stesura della sceneggiatura è stata scritta nell’arco di cinque o sei notti, in modo molto viscerale ma già strutturata nella storia e nel personaggio. La volontà era di usare elementi di genere nella struttura e nel ritmo della storia, evitando qualsiasi tipo di retorica e pietismo. Volevo che il pubblico conoscesse sufficientemente il protagonista per provare empatia nei suoi confronti, ma non troppo, così che questa fosse non solo la storia di una persona, ma dei tanti che hanno vissuto questa orribile esperienza, a volte senza farcela”.

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Via Emilia Doc Fest

Modena Viaemili@docfest 2021

XII Edizione - 11 | 14 novembre 2021

In questo periodo incerto vogliamo guardare al domani con la speranza che le trasformazioni, individuali e collettive, che la pandemia ha accelerato, se comprese ed elaborate possano essere un ponte per il futuro. E con questo spirito abbiamo lavorato per la dodicesima edizione del Viaemili@docfest

Innanzitutto il concorso online, primo in Italia dal 2010, che dalla scorsa edizione è dedicato esclusivamente a documentari prodotti all’interno di percorsi formativi quali scuole di cinema, laboratori e workshop, anche questa una unicità a livello nazionale. Per l’edizione 2021 sono stati selezionati 18 film provenienti da tutta Italia. I film, visibili gratuitamente dal 24 ottobre al 7 novembre sul sito www.modenaviaemiliadocfest.it, concorrono ai premi della giuria, del pubblico (che potrà votare direttamente sul sito) e dei Documentaristi Emilia–Romagna. La formazione professionale nell’audiovisivo sarà anche un momento di confronto sabato 13 novembre alle ore 10.30 presso la Sala Truffaut. 

Anche il programma della sezione fuori concorso, rigorosamente in presenza, è stato pensato attraverso proposte individuali e collettive a partire dal focus sull’autobiografia nel cinema, tema molto attuale che vede importanti autori confrontarsi con la propria storia personale che portata sullo schermo diventa esperienza collettiva: sabato 13 novembre dopo la proiezione di L’occhio di vetro ne parleremo con i registi Marco Bellocchio e Duccio Chiarini

Il programma delle proiezioni prevede nove lungometraggi e tre cortometraggi selezionati tra anteprime e film premiati nei maggiori festival internazionali. Sempre il 13 novembre sarà presentato, prima del film Naviganti diretto da Daniele De Michele, il catalogo UCCA “L’Italia che non si vede” a cura del presidente Roberto Roversi, alla quale si aggiunge quest’anno la presentazione della proposta cinematografica 2020/2021 de La rete degli spettatori con il presidente Valerio Jalongo

Anche per questa edizione sono state messe in campo collaborazioni con enti e spazi del territorio, Associazione Città Futura, ENPA Modena, Circolo Vibra-Left, ma anche con le sale del territorio Cinema Astra, Sala Truffaut e gli altri festival presenti in provincia tra cui CineDanza Festival, Nonantola Film Festival, Ribalta Experimental Film Festival ed Ennesimo Film Festival. Una rete che si è andata consolidando negli anni e che fa del Viaemili@docfest un punto di riferimento territoriale per il cinema del reale. 

Venerdì 12 sarà ospitato, come di consuetudine, il concorso internazionale di cortometraggi Meglio matti che corti dedicato alla salute mentale. Viaemili@docfest è organizzato da Arci Modena, U.C.C.A., in collaborazione con Kaleidoskope Factory con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Modena e il contributo della Fondazione di Modena.

Il programma completo è consultabile al seguente link, dove è possibile anche prenotare la visione dei film: http://www.modenaviaemiliadocfest.it/programma/

 

Festa del Cinema di Roma | Roma Film Fest

Festa del Cinema di Roma

XVIII Edizione - 18 | 29 ottobre 2023

Grazie alla convenzione stipulata tra Arci e Festa del Cinema di Roma i soci e le socie Arci ed Ucca possono richiedere entro il 3 ottobre 2023 un accredito al costo ridotto di € 55 alla Festa del Cinema di Roma accedendo al link https://my.romacinemafest.org/it/my-festa/accreditation/ dove si trova tutta la modulistica da compilare. Per ottenere l’accredito ridotto, denominato CULTURAL 55, sarà necessario allegare alla richiesta una scansione della tessera Arci fronte/retro.

L’accredito consente l’accesso alle proiezioni della Festa, nel limite dei posti disponibili, e secondo le modalità stabilite dall’organizzazione della Festa. L’accredito consente anche l’accesso alla piattaforma digitale della Fondazione Cinema per Roma, dove sarà presente una selezione di film della Festa.

L’accredito dovrà essere pagato on-line con carta di credito entro il 6 ottobre 2023, non sarà possibile utilizzare altri metodi di pagamento. La conferma dell’accredito avverrà solo dopo l’avvenuto pagamento.

L’accredito è valido per l’intera durata della Festa, il badge deve essere indossato in modo visibile ed esibito su richiesta del personale addetto in tutte le aree della Festa. Nel caso in cui sia utilizzato da una persona diversa dal suo titolare, l’accredito verrà confiscato e non restituito.

L’accredito può essere ritirato, previa esibizione di un documento di identità valido presso i Desk accrediti degli Uffici della Festa. L’indirizzo, le date e gli orari di apertura verranno comunicati nella lettera di conferma dell’accredito. L’accredito può essere ritirato anche da terza persona munita di delega dell’accreditato/a, fotocopia del proprio documento e fotocopia del documento di identità del delegante.

Fondazione Cinema per Roma si impegna inoltre a riconoscere ai dipendenti/soci di ARCI in possesso del documento di appartenenza in corso di validità, la possibilità di acquistare i biglietti della Festa e degli eventi realizzati presso la Casa del Cinema con una riduzione del 20% sul prezzo del biglietto intero ( la riduzione non verrà applicata all’acquisto di biglietti di prezzo uguale o inferiore a 5 euro, all’acquisto di abbonamenti e non è cumulabile).

 

REGISTRAZIONE PORTALE BOXOL

Per accedere alle proiezioni della Festa, gli accreditati devono prenotare il proprio posto in sala tramite il sistema di prenotazione online di Boxol https://romacinemafest.boxol.it/Accrediti , accedendo al portale tramite le proprie credenziali personali ed associando il proprio codice di registrazione accredito.

Qualora fosse già stata effettuata una registrazione sul portale di Boxol è sufficiente accedere con e-mail e password già utilizzati. Nel caso in cui si dovesse procedere con una nuova registrazione sarà necessario inserire l’e-mail personale (attenzione sarà quella su cui si riceveranno le prenotazioni per l’accesso alle sale) ed una password creata appositamente dall’utente. La suddetta deve avere una lunghezza minima di 8 lettere e contenere almeno una lettera maiuscola, un numero e un simbolo (!, &, %,?).

L’accredito deve essere associato ad un indirizzo e-mail diverso per ogni accreditato, si consiglia quindi di non utilizzare gli indirizzi e-mail dei propri referenti aziendali.

Una volta registrati sul portale, nella schermata successiva è necessario inserire il codice di registrazione dell’accredito, che troverà di seguito:

 

Codice registrazione:

4PF67E85

 

Il codice di registrazione e di conseguenza l’accesso al portale, può essere attivo solo dopo il pagamento dell’accredito.

Terminata la procedura di registrazione è quindi possibile accedere al programma dedicato agli accreditati, attraverso il quale si può scegliere e riservare il proprio posto in sala.

Per gli accessi successivi il portale riconosce automaticamente l’accreditato, è quindi possibile accedere direttamente alla lista delle proiezioni.

Ricordiamo che la possibilità di effettuare le prenotazioni sarà attiva a partire dalle ore 8.30 di martedì 11 ottobre, mentre il programma è già disponibile sul sito della Festa www.romacinemafest.it.

Si consiglia di creare un account e registrare l’accredito sul sito di Boxol nei giorni precedenti.

INFO: accreditati@boxol.it

PRENOTAZIONI

All’interno della propria area riservata del sito della Festa www.romacinemafest.it o direttamente dal sito di Boxol https://romacinemafest.boxol.it/Accrediti, è possibile effettuare una prenotazione o eliminarla, nonché verificare l’elenco degli eventi riservati.

Le prenotazioni si potranno effettuare esclusivamente online seguendo le modalità indicate.

Non è possibile prenotare più di una proiezione nella stessa fascia oraria.

E’ necessario, quindi, effettuare il login sul portale di Boxol e procedere alla scelta della proiezione desiderata. Una volta scelto il posto in sala e conclusa la prenotazione, l’accreditato riceverà per e-mail il dettaglio delle informazioni con il biglietto in allegato. Informazioni e biglietto saranno disponibili e scaricabili anche nell’area “le mie prenotazioni” (nel menu in alto a destra) oltre che sempre a disposizione nella app per mobile scaricabile direttamente dal sito di Boxol.it.

A partire da questa edizione sarà possibile scegliere e prenotare il proprio posto in sala fino all’inizio dell’evento, qualora i posti siano disponibili.

 

PROIEZIONI PER TUTTI GLI ACCREDITATI

Le prenotazioni per le proiezioni dedicate agli “Accreditati” o “Pubblico e  Accreditati” si possono effettuare, a partire da 48 ore prima rispetto alla giornata che si intende prenotare, dalle ore 8.30. Le prenotazioni sono effettuabili fino all’orario di inizio dello spettacolo, ma comunque sempre fino ad esaurimento posti disponibili (es. dalle ore 8.30 del 13 ottobre gli accreditati possono prenotare le proiezioni del 15 ottobre).

 

PROIEZIONI ANTICIPATE STAMPA E CONFERENZE

Ricordiamo che le “Anticipate stampa”, per le quali è obbligatoria la prenotazione, sono prioritarie per accreditati STAMPA. Queste specifiche proiezioni saranno accessibili, per la STAMPA, a partire da 48 ore prima della giornata che si intende prenotare, dalle ore 8.30. Qualora ci fossero ancora posti disponibili le prenotazioni saranno aperte anche per gli accreditati della categoria FESTA, che potranno riservare un posto a partire da 24 ore prima della giornata d’interesse, sempre dalle 8.30.

Le prenotazioni sono riservabili fino all’orario di inizio dello spettacolo, ma comunque sempre fino ad esaurimento posti disponibili (es. dalle ore 8.30 del 13 ottobre gli accrediti STAMPA possono prenotare le anticipate stampa del 15 ottobre, mentre gli accreditati FESTA possono prenotare le anticipate stampa del 15 ottobre, se disponibili, a partire dalle ore 8.30 del 14 ottobre).  

Per questa edizione, le Conferenze Stampa saranno accessibili senza prenotazione, ad ingresso libero, con priorità degli accreditati STAMPA, sempre fino ad esaurimento posti disponibili.  

 

ACCESSO SALE

L’accesso alle sale è consentito, previa verifica della prenotazione effettuata, tramite la lettura del codice a barre presente sul badge dell’accredito. Non è necessario stampare la prenotazione ricevuta per e-mail. Ricordiamo che, nella sezione “le mie prenotazioni” dell’area riservata di Boxol le informazioni sono sempre disponibili.

L’accesso alle sale è consentito solo con il badge e la prenotazione.

 

PROIEZIONI GRATUITE CASA DEL CINEMA

Le proiezioni gratuite della Casa del Cinema aperte anche al pubblico, sono accessibili ad ingresso libero, fino ad esaurimento posti disponibili, sarà data priorità d’accesso agli accreditati.

 

ANNULLAMENTO PRENOTAZIONE

Qualora non si possa partecipare ad una delle proiezioni prenotate, è necessario liberarla entro 3 ore dall’inizio della proiezione stessa. Accedendo all’area riservata agli accreditati all’interno del sito di Boxol, nella sezione “le mie prenotazioni” sarà possibile visualizzare ed eventualmente cancellare gli ordini. Attenzione, dopo 3 proiezioni prenotate e non liberate, la Festa si riserva il diritto di disattivare l’accredito per 24 ore.

 

SMARRIMENTO ACCREDITO

In caso di smarrimento dell’accredito il partecipante si impegna a darne immediata comunicazione scritta all’organizzazione della Festa, a seguito della quale potrà essere emesso, dopo 24 ore, un nuovo accredito al costo di 5€. Il pagamento può essere effettuato esclusivamente con carta di credito o bancomat. L’accredito smarrito viene immediatamente disattivato. Dopo la prima richiesta di duplicazione, l’accredito deve essere pagato nuovamente per intero.

 

Non è consentito l’accesso in sala a proiezione iniziata.

 

L’accredito è personale e non trasferibile, qualora venisse trovato in possesso di terzi, la Festa si riserva il diritto di ritirare il badge dell’intestatario e di escludere lo stesso dalla manifestazione. L’accredito è valido per l’intera durata della Festa. Il badge deve essere indossato in maniera visibile ed esibito obbligatoriamente su richiesta del personale addetto in tutte le aree della Festa.

 

ATTENZIONE: La situazione sanitaria in continua evoluzione potrebbe richiedere delle modifiche al regolamento e alle procedure di accesso alla manifestazione, le modifiche saranno tempestivamente comunicate in base alle eventuali ulteriori indicazioni delle Autorità competenti.

Digital Queer Picture Show

Digital Queer Picture Show

Note a margine - Visita guidata dello spettacolo

Dopo due rinvii del debutto teatrale a causa dell’emergenza sanitaria, la performance Queer Picture Show si presenta online con un format a metà tra proiezione e racconto.

Lunedì 10 maggio 2021 alle 21.00, con una visita guidata alla performance in diretta qui e sulle pagine facebook Àltera  e UCCA, ospiti d’eccezione condurranno il pubblico alla visione delle riprese della prova generale di fine 2020, attraverso alcuni quadri selezionati.

Ospiti della serata:
Francesca Chiavacci Presidente Nazionale ARCI

Roberto Roversi Presidente Nazionale UCCA
Roberto D’Avascio Consigliere d’Amministrazione del Teatro Stabile di Napoli
Irene Dionisio Ideatrice, regista e co-drammaturga di Queer Picture Show
Francesca Puopolo Co-drammaturga di Queer Picture Show
Antonio Pizzo Direttore CIRMA – Dip. di Studi Umanistici/Dip. di Informatica Università degli Studi di Torino

Antonio Borrelli Vice Presidente UCCA (conduzione tecnica della serata)

CREDITS
Progetto dell’Associazione Àltera APS realizzato con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito del Bando ORA! Produzioni di Cultura Contemporanea, in collaborazione con CIRMA dell’Università degli Studi di Torino.

Spettacolo di Irene Dionisio/Regia di Irene Dionisio/Scritto da Irene Dionisio e Francesca Puopolo/Videoscenografie Aurora Meccanica/Sound Sweet Life Faktory/Sistema interattivo CIRMA/Voce Francesca Puopolo/Con Giovanni Anzaldo

Digital Queer Picture Show è organizzato da Àltera APS con UCCA e ARCI e rientra nel bando Crowdfunder35.

Per maggiori informazioni sulla performance Queer Picture Show: http://www.alteracultura.org/progetti/queer-picture-show/

GUARDA QUI

lunedì 10 maggio - 21:00