Banksy Does New York

Banksy Does New York

di Chris Moukarbel

Anno: 2014

Paese: USA

Durata: 79’

Banksy “occupa” New York. Comunica al popolo del web di risiedere per un mese in città e lancia una vera e propria caccia al tesoro. Ogni giorno lascerà un segno, ogni giorno un’opera d’arte da scovare. Il regista Chris Moukarbel raccoglie e filma le straordinarie e divertenti reazioni dei newyorkesi. Banksy Does New York analizza così le reazioni del pubblico e segue il percorso dei lavori creati segretamente dallo street artist fornendo uno stimolo di riflessione sullo stato dell‘arte attuale. Banksy, artista di strada, con le sue opere e i suoi stencil ha “tappezzato” i muri di tutto il mondo, rivoluzionando l’approccio all’arte pubblica.

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dalle 19:00 alle 24:00 giovedì 4 marzo

Pj Harvey – A Dog Called Money

PJ Harvey - A dog called money

di Seamus Murphy

Anno: 2019

Paese: UK, Irlanda

Durata: 94’

Musica e fotografia insieme, il documentario di Seamus Murphy è l’unione delle immagini del regista e delle parole e delle note di PJ Harvey. La musicista britannica ha infatti accompagnato più volte il fotografo irlandese nei suoi viaggi, in Afghanistan, Kosovo e a Washington DC. È da questi giri e da un articolo del Washington Post che nasce “The Hope Six Demolition Project” che contiene 11 tracce ed è stato registrato in uno studio costruito appositamente a Londra e pubblicato nel 2016. Ha spiegato Murphy: Polly e io ci conosciamo e ci fidiamo l’un l’altro. Abbastanza per lei per viaggiare con me in Afghanistan e in altri luoghi stimolanti, e per me credere che viaggiare con lei sarebbe stato qualcosa che avrebbe creato una magia. Poi mi ha invitato a stare dietro un vetro per filmare ogni momento della registrazione delle canzoni che ha portato indietro. Individualmente e insieme, questa è la nostra risposta a ciò che abbiamo incontrato in questi viaggi.

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dalle 19:00 alle 24:00 giovedì 18 febbraio

Il giovane Karl Marx

Il giovane Karl Marx

di Raoul Peck

Anno: 2017

Paese: Francia, Germania, UK

Durata: 120’

Il primo ritratto cinematografico di uno dei personaggi più importanti della Storia, diretto da Raoul Peck, candidato all’Oscar e vincitore di BAFTA e César per “I Am Not Your Negro”. All’età di 26 anni, Karl Marx si mette insieme alla moglie Jenny sulla strada dell’esilio. Nel 1844 a Parigi conosce il giovane Friedrich Engels, figlio del proprietario di una fabbrica, che studiava gli inizi del proletariato inglese. Engels, una specie di dandy, dà a Marx il pezzo mancante del puzzle che ricompone la sua nuova visione del mondo. Insieme, tra censura e raid della polizia, rivolte e sollevamenti politici, presiederanno alla nascita del movimento operaio, che fino a quel momento era per lo più disorganizzato e improvvisato. Un movimento che, guidato, contro ogni aspettativa, da due giovani uomini di buona famiglia brillanti, insolenti e perspicaci, diventerà la più totale trasformazione teoretica e politica del mondo dal Rinascimento.

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dalle 19:00 alle 24:00 giovedì 11 febbraio

Unfit

#UNFIT – La psicologia di Donald Trump

di Dan Partland

Anno: 2020

Paese: USA

Durata: 83’

#Unfit è un documentario che indaga la psicologia del 45esimo Presidente degli Stati Uniti e dell’elettorato che ha voluto affidargli il potere. Il film scruta le ansie sempre crescenti alla base della politica e le caratteristiche della natura umana che contribuiscono all’attuale aumento di popolarità degli autoritarismi nel mondo. #Unfit presenta un’illuminante analisi del comportamento, della psiche, della condizione e della stabilità del Presidente Donald J. Trump. A partire da uno sguardo sociologico dell’elettorato che l’ha scelto, il film esamina le ripercussioni a livello collettivo che ha avuto sulla cultura e le istituzioni americane.

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dalle 19:00 alle 24:00 giovedì 4 febbraio

Olga

Olga

Olga

di Elie Grappe

Anno: 2021

Paese: Svizzera, Francia

Durata: 85'

La storia vera del film inizia nel 2013, quando l’Ucraina è già scossa da profondi conflitti sociali. Una ginnasta di quindici anni – figlia di una mamma ucraina e di un papà svizzero – ha la possibilità di lasciare il paese materno per allenarsi con la squadra elvetica e disputare i campionati Europei in vista delle successive Olimpiadi. Mentre affronta le problematiche di inserimento nella nuova realtà, Olga è in costante contatto con la madre, giornalista antiregime, che a Kiev rischia ogni giorno la vita in piazza Maidan.

Jane by Charlotte

Jane by Charlotte

Jane by Charlotte

di Charlotte Gainsbourg

Anno: 2022

Paese: Francia

Durata: 88'

L’opera prima di Charlotte Gainsbourg, un racconto intimo e ravvicinato di un volto amato in tutto il mondo: quello di sua madre, l’intramontabile Jane Birkin. Attrice, cantante, musicista, icona senza tempo –  si racconta nell’arte di una carriera illustre, di una fama mondiale ma anche nella tenerezza di un rapporto madre-figlia, intenso, adulto, commovente. “Una scusa per avvicinarmi a lei, per guardarla, per prendermi del tempo con lei“ Uno dialogo tra madre e figlia, uno scambio viscerale di racconti, ricordi, opinioni, confidenze. Un’imperdibile occasione per conoscere da vicino due ritratti femminili, due eterne icone del mondo dell’arte.

Lamb

Lamb

Lamb

di Valdimar Jóhannsson

Anno: 2021

Paese: Islanda

Durata: 106'

Valdimar Jóhannsson è un regista islandese che ha avuto modo di frequentare i set delle major americane come elettricista (Oblivion di Joseph  Kosinski) e tecnico degli effetti speciali (Prometheus di Ridley Scott) e queste esperienze le ha con successo portate all’interno del suo primo film  da regista, Lamb, che ha vinto il Prize of Originality. Se lo meritava, perché Lamb è una storia surreale che mescola fantasy, dramma e orrore. Insomma, qualcosa di difficile catalogazione con  protagonista una strepitosa Noomi Rapace. Il setting è quello della desolata campagna islandese dove le giornate sono sempre grigie e la natura respingente. In mezzo al nulla c’è una fattoria. In questa fattoria vive una giovane coppia che non ri esce ad avere figli e si trova sull’orlo di una crisi coniugale. Un giorno, però, avviene il miracolo.

Una  delle pecore della fattoria partorisce un cucciolo. Questo cucciolo non è come tutti gli altri, ma una sorta di ibrido, una specie mutante, metà bebè, metà agnello. Di umano ha il corpo, le gambe e un braccio, mentre la testa è quella di un bovide e l’altro braccio è una zampetta. La coppia immediatamente lo adotta, ma la vera madre non è molto felice nel vedersi portare via la sua (se pur strana) creatura e viene abbattuta senza pietà. Lamb è una favola amorale, dove la meschinità dell’animo umano si scontra con l’innocenza della bestia. Il piccolo agnellino/bambino, nelle fasi della crescita, commuove, fa tenerezza, viene voglia di abbracciarlo quando prova goffamente a ballare come un essere umano, mentre sullo sfondo la coppia, dopo un primo momento di relativa stabilità, ha ripreso a collassare. Avranno però ciò che meri tano e il finale, inaspettato, lascia letteralmente a  bocca aperta.

L’età dell’innocenza

L'età dell'innocenza

L'età dell'innocenza

di Enrico Maisto (II)

Anno: 2021

Paese: Italia, Svizzera

Durata: 75'

“L’età dell’innocenza” è la storia di un’educazione sentimentale: il racconto di un figlio che affronta il distacco dalla madre per diventare adulto. In un’epoca di figli eternamente adolescenti e genitori sempre più anziani il regista scava nella propria intimità e ripensa il suo legame con la madre.

Reflection

Reflection

Reflection

di Valentyn Vasyanovych

Anno: 2021

Paese: Ucraina

Durata: 125'

Il film è incentrato sul chirurgo ucraino Serhiy, catturato dalle forze militari russe nella zona di conflitto nell’Ucraina orientale, e mentre è in imprigionato, è esposto a orribili umiliazioni, violenze e indifferenza. Dopo il suo rilascio, torna nel suo confortevole appartamento borghese e cerca di trovare uno scopo nella vita ricostruendo il suo rapporto con la figlia e l’ex moglie. Impara come essere di nuovo un essere umano, come essere un padre e aiutare sua figlia, che ha bisogno del suo amore e del suo sostegno.

Gli amori di Suzanna Andler

Gli amori di Suzanna Andler

Gli amori di Suzanna Andler

di Benoît Jacquot

Anno: 2021

Paese: Francia

Durata: 91'

Saint-Tropez d’inverno. Dentro una villa disabitata, Suzanna Andler esita tra suo marito e il suo amante. Parigina, nascosta dietro la sua classe e la sua fortuna, Suzanna ha sposato anni prima Jean Andler, gran borghese ricco e infedele. Oggi è intrappolata in un matrimonio agiato e deve scegliere tra una vita di moglie e di madre, governata dalle convenzioni, e un’esistenza libera ma più rischiosa, incarnata dal suo giovane e squattrinato amante. Alla ricerca di un’impossibile emancipazione, Suzanna Andler parla a mezza voce, dice delle verità, le sue che non sono sempre le stesse e inciampano nelle bugie. Pronunciate per paura o come un riflesso vitale mentre il sole tramonta sul Mediterraneo e sugli amanti riuniti che sembrano già mancarsi. Il risultato è un uragano lento che travolge una grande villa sul mare, lasciando entrare la sua aria densa, il richiamo acuto dei gabbiani e la luce del cielo. L’edificio maestoso non fa mai dimenticare il testo, un poema a quattro voci (Suzanna, l’amante, il marito e l’amica), un’architettura asciutta, precisa nelle indicazioni sceniche come negli incessanti slittamenti delle parole che i personaggi pronunciano per dire ciò che fanno e ciò che provano. Soprattutto Suzanna, sopravvissuta alle fughe del marito pluri-fedifrago e distante. Nel triangolo durasiano uno dei vertici è sempre assente. Dovrebbe lasciarlo ma la sua vita dimora nella menzogna, che serve sostanzialmente a produrre altre parole, ad avvicinare una verità sempre altrove. La protagonista trascende la realtà con ellissi, scarti di parole, come per sfuggire al rischio di innamorarsi a sua volta di un altro uomo o di rinunciare al lusso che gli offre il volubile consorte.