In ogni istante

In ogni istante

In ogni istante

di Nicolas Philibert

Anno: 2018

Paese: Francia, Giappone

Durata: 105'

Ogni anno decine di migliaia di individui decidono di studiare per diventare infermieri. Ammessi all’Istituto di Formazione di Scienze Infermieristiche, dedicheranno il loro tempo a corsi teorici, esercitazioni pratiche e stage sul campo. Per loro, si tratta di un viaggio intenso e difficile durante il quale dovranno acquisire conoscenza, mostrare padronanza di fondamentali gesti tecnici e assumersi pesanti responsabilità.

Garry Winogrand – Tutto è fotografabile

Garry Winogrand – Tutto è fotografabile

Garry Winogrand – Tutto è fotografabile

di Sasha Waters Freyer

Anno: 2018

Paese: USA

Durata: 91'

Garry Winogrand è uno dei più grandi narratori dell’America per immagini grazie agli scatti raccolti in oltre trent’anni. Dopo la sua morte è stato dimenticato in fretta ma viene comunque ritenuto uno dei maestri dell’estetica istantanea.

John McEnroe – L’impero della perfezione

John McEnroe - L'impero della perfezione

John McEnroe - L'impero della perfezione

di Julien Faraut

Anno: 2018

Paese: Francia

Durata: 91'

John McEnroe – L’impero della perfezione di Julien Faraut è uno straordinario, avvincente, ipnotico e stratificato film/saggio sul cinema e sul tennis. Sul cinema sportivo; sul gesto tecnico e atletico; su un microcosmo fatto di terra rossa. E su un campione probabilmente irripetibile: John McEnroe. Faraut smonta e rimonta idee e intuizioni di Jean-Luc Godard, Serge Daney e Gil de Kermadec per ricomporre tassello dopo tassello il mosaico McEnroe. Fino all’ultimo pezzo, quello mancante. La pantomima in bianco e nero divertente e in origine involontaria che apre John McEnroe – L’impero della perfezione (John McEnroe: In the Realm of Perfection), poi rovesciata dal colore, dai gesti e dalle gesta di McEnroe e dall’esaltante crescendo musicale, ci svela limiti e illusioni dello sport e del cinema, architettando fin dai primi fotogrammi un lungo percorso speculare e stratificato fatto di citazioni, analisi, decostruzioni e ricostruzioni, fertili paralleli e continue mise en abyme. E così, bazinianamente, non possiamo che porci la prima domanda: che cos’è John McEnroe – L’impero della perfezione?
Un saggio teorico. Un documentario. Un biopic. Un film sportivo. Si muovono lungo diverse direttrici Julien Faraut e il suo film, figlio e debitore dell’esperienza godardiana, delle riflessioni di Serge Daney, del certosino lavoro di Gil de Kermadec. E del talento di John McEnroe, di quella classe cristallina che i ralenti tramutano in estasi.
Alla fine, sciolto dalle citazioni illustri, cadenzato da Mozart o dai Ramones, John McEnroe – L’impero della perfezione è un film sportivo che racconta e si racconta: nel ripercorrere l’anno d’oro di McEnroe, omaggiando sia il campione sia l’uomo, Faraut rende parallelamente onore al mastodontico lavoro di Gil de Kermadec, tennista e cineasta che ha consacrato la sua attività allo studio del gioco del tennis, e ci mostra il dietro le quinte, il making of della preziosissima pellicola didattica Roland Garros 1985 avec John McEnroe. Un film di focalizzazioni che si inseguono e si sovrappongono: i gesti tecnici di McEnroe e la loro messa in scena, scomposizione, analisi, ricostruzione in (una primitiva ma efficace) computer grafica. Film nel film, metacinema, metasport, un caleidoscopio di mirabilie.

Cosa resta della rivoluzione

Cosa resta della rivoluzione

Cosa resta della rivoluzione

di Jon Nguyen, Rick Barnes, Olivia Neergaard-Holm

Anno: 2019

Paese: Polonia, Francia

Durata: 116'

Angèle aveva 8 anni quando a Berlino Est ha aperto il primo McDonald’s… Da allora lotta contro quella che è la maledizione della sua generazione: essere nata “troppo tardi”. Figlia di attivisti – anche se sua madre ha abbandonato da un giorno all’altro l’impegno per trasferirsi in campagna e sua sorella ha scelto il mondo degli affari – Angèle vede solo suo padre rimanere fedele agli ideali. Arrabbiata e determinata, Angèle si applica tanto nel tentativo di cambiare il mondo quanto nel darsela a gambe dagli incontri romantici. Che cosa resta della rivoluzione? La risposta è in questa commedia brillante con un’eroina un po’ Don Chisciotte un po’ Bridget Jones che indaga l’eredità intima e politica del Sessantotto e i dilemmi di oggi, invocando per se stessa e tutti noi la necessità di un cambiamento.

Coming out

Coming out

Coming out

di Denis Parrot

Anno: 2018

Paese: Francia

Durata: 63'

Dal Canada agli Stati Uniti, dal Regno Unito alla Francia fino al Giappone e all’Australia, Denis Parrot sa che il web ha cambiato le abitudini della vita di tutti, specialmente dei millennial. Cercando nei preziosi archivi di internet e selezionando filmati recuperati sui social media, “Coming Out” colleziona le testimonianze di diversi adolescenti che hanno rivelato in diretta la loro omosessualità. Confidandosi coraggiosamente con i propri amici e familiari, questi giovani protagonisti hanno fermato nel tempo una testimonianza indelebile del momento più importante della loro crescita.

Be Happy – La Mindfulness a scuola

Be Happy – La Mindfulness a scuola

Be Happy – La Mindfulness a scuola

di Eric Georgeault, Hélène Walte

Anno: 2017

Paese: Francia

Durata: 79'

Che cos’è la mindfulness? Il documentario Be Happy – La Mindfulness a Scuola la spiega come un’attitudine che ha origine nelle pratiche ancestrali di meditazione creata per aiutare i pazienti con dolore cronico o depressione, ma soprattutto come una tecnica per raggiungere una maggiore consapevolezza nel “sapere ciò che stai facendo nel momento in cui lo stai facendo”. Il documentario racconta come nello stato della California molte scuole abbiano adottato questa pratica, soprattutto nelle aree ad alti indici di criminalità, per aiutare gli studenti a creare un luogo sicuro all’interno di se stessi in cui sentirsi forti e centrati nell’impossibilità di avere un controllo sulle circostanze esterne.

Lucky

Lucky

di John Carroll Lynch

Anno: 2017

Paese: USA

Durata: 88’

Lucky segue il viaggio spirituale di un ateo novantenne e dei singolari personaggi che abitano nella sua cittadina sperduta nell’entroterra degli Stati Uniti. Sopravvissuto a tutti gli amici di una vita, Lucky si trova davanti al precipizio della sua esistenza, pronto a un ultimo viaggio alla scoperta di se stesso, e forse a un passo da un vero stato di “illuminazione”.
Esordio alla regia dello straordinario caratterista John Carroll Lynch, Lucky è una lettera d’amore alla carriera di oltre mezzo secolo e alla vita del geniale Harry Dean Stanton, recentemente scomparso, volto e corpo iconico amato da registi come David Lynch (che partecipa anche al film in un ruolo secondario) e Wim Wenders, ma anche una riflessione intima e poetica sulla mortalità, la solitudine, la spiritualità e le connessioni umane.

GUARDA QUI

dalle 19:00 alle 24:00 giovedì 25 febbraio

Walk with me

Walk with me

Walk with me

di Marc J. Francis e Max Pugh

Anno: 2017

Paese: USA

Durata: 93'

Un viaggio nel microcosmo del maestro Zen, di origine vietnamita, il quale pratica e insegna l’arte di meditazione buddhista che è nota con il nome di Mindfulness. Girato nel corso di tre anni questo documentario racconta, per la prima volta, dall’interno, la vita di un monastero Zen del XXI secolo. Luogo nel quale degli occidentali, dalle più diverse provenienze, hanno deciso di ricominciare a vivere impostando la propria vita su valori nuovi.

Tutti pazzi per lo swing

Tutti pazzi per lo swing

Tutti pazzi per lo swing

di Susan Glatzer

Anno: 2017

Paese: Svezia/USA

Durata: 88'

Nato durante la Grande Depressione, lo Swing eleva lo spirito umano oltre le proprie circostanze: i ballerini possono muoversi a ritmo spinti dalla pura gioia e scomparire in qualcosa di più grande, qualcosa di abbagliante, in uno spazio senza un critico o un giudice o un analista. Tutti pazzi per lo Swing dà al pubblico una visione intima della cultura del mondo dello Swing, mentre fa luce su molte questioni della società contemporanea americana.

SCORE – La musica nel cinema

SCORE – La musica nel cinema

SCORE – La musica nel cinema

di Matt Schrader

Anno: 2017

Paese: USA

Durata: 93'

Cosa rende indimenticabile la musica di un film? Score: la musica nei film è un viaggio alla sorgente della creazione delle più belle musiche del cinema moderno, attraverso le esperienze di alcuni dei più iconici compositori contemporanei di Hollywood, da John Williams a Hans Zimmer, Howard Shore, Trent Reznor e Atticus Ross e molti altri. Score esplora il potere e l’influenza delle colonne sonore nel mondo moderno, mostrando l’evoluzione delle sonorità e le tecniche di composizione utilizzate da questi straordinari artisti per suscitare nel pubblico le emozioni più intense e profonde.