AFTER WORK

AFTERWORK

AFTERWORK

di Erik Gandini

Festival: Biografilm 2023, Hot Docs Toronto, CPH DOX Copenhagen

Anno: 2023

Paese: Svezia

Durata: 77'

Genere: Documentario

La nostra è una società basata sul lavoro.
Fin dall’infanzia ci viene insegnato ad essere
orientati al risultato e ad essere competitivi. La maggior parte dei lavori esistenti oggi potrebbe scomparire nei prossimi 15 anni per via dell’automazione e dell’intelligenza artificiale.
Potremmo presto dover ripensare al ruolo che il lavoro ha nelle nostre vite come elemento centrale della nostra esistenza. L’approccio di questo documentario è esistenziale, curioso e cinematografico. Attraverso le esperienze dirette dei suoi protagonisti in quattro nazioni emblematiche – Kuwait, Corea del Sud, Usa e Italia – After Work esplora cos’è oggi l’etica del lavoro e come potrebbe essere un’esistenza libera dal lavoro. Tra le personalità intervistate vanno ricordate
almeno Noam Chomsky e Elon Musk.

Note di regia: 

Ho un incubo personale ricorrente: arrivare alla fine della mia vita e con rimpianto, rendermi conto di aver lavorato troppo. Essere colpito, troppo tardi, dalla consapevolezza di aver sbagliato a stabilire le priorità per tutta la mia esistenza a causa di un’idea, radicata in me, che fa parte della cultura di cui sono il prodotto. Il lavoro è un’idea normale come l’aria che respiriamo, quindi difficile da mettere in discussione. Ho sempre visto il documentario come un modo per catturare, esporre e dare un senso al mio tempo. Con After Work ho voluto fare un passo avanti, cercando di documentare una realtà che non è ancora completamente accaduta. Attraverso il metodo del What-if? Cosa faremo quando non dovremo più lavorare? Questo film non è fatto con l’intenzione di ritrarre le cose come sono. Piuttosto come potrebbero essere. È girato nel presente, con l’obiettivo di creare una proiezione nel futuro.

IL POSTO

IL POSTO

IL POSTO

di Mattia Colombo, Gianluca Matarrese

Festival: Visions du Réel, Filmaker, Festival dei Popoli

Anno: 2022

Paese: Italia -Francia

Durata: 75'

Genere: Documentario

Ogni mese, una moltitudine di infermieri del
Meridione attraversano tutto il paese per tentare
la fortuna in un concorso pubblico svolto nelle città del Nord Italia. Ci sono solo poche posizio-
ni per migliaia di candidati. La maggior parte di loro ci prova più volte all’anno. Per risparmiare
viaggiano di notte, a bordo di autobus low cost, e sostengono l’esame all’alba. Ognuno di loro por-
ta con sé la propria storia, le proprie speranze e paure.
Un documentario on the road sulla speranza di
un lavoro fisso e la tragedia di una nazione alle prese con la disoccupazione. Un viaggio nel cuore di una enorme crisi sociale, morale ed economica italiana, che attualmente si ripercuote su tutta l’Europa.

Note di regia:

Abbiamo deciso di realizzare questo film perché volevamo soffermarci sulle condizioni dei lavoratori (e dei disoccupati) in Italia. Desideravamo occuparci del dilagare del lavoro povero, spesso gratuito, della totale assenza di tutele e stabilità lavorativa, del perdurare del fenomeno di immigrazione Sud – Nord. Volevamo parlare di un fenomeno che conta più di una generazione, costretta a lavorare sempre di più ma a guadagnare sempre di meno. Volevamo parlare di lavoro e sfruttamento per poter parlare di dignità, di sogni e di aspirazioni di questa generazione “allargata”, e che conta partite IVA, lavoratori in nero, riders, commessi con turni di 12 ore, facchini di Amazon. Volevamo parlare di chi scappa all’estero perché trova lavoro più facilmente, di chi insegue il posto fisso perché vuole mettere su famiglia e si accontenterebbe di vivere una vita modesta. Per parlare di tutto questo, potevamo raccogliere le testimonianze di tanti lavoratori, e potevamo farlo nelle aziende, nelle fabbriche, nei bar, negli uffici postali, nei McDonald’s. E invece abbiamo scelto di raccogliere queste storie di vita tra i sedili di un autobus.

SVEGLIAMI A MEZZANOTTE

SVEGLIAMI A MEZZANOTTE

SVEGLIAMI A MEZZANOTTE

di Francesco Patierno

Festival: Torino Film Festival

Anno: 2022

Paese: Italia

Durata: 71'

Genere: Documentario

«Mi sono uccisa il 26 luglio 2012. Avevo da poco compiuto 32 anni e da neppure quattro mesi partorito la mia prima e unica fi glia, Greta». Il film è il racconto della storia vera di Fuani Marino, una giovane donna che a causa di una forte depressione si lancia dal quarto piano di un palazzo e sopravvive alla caduta. Indaga i luoghi oscuri del disagio psichico attraverso i fotogrammi e i frammenti, le parole e le emozioni di un’esistenza fragile, illuminandoli con il racconto di una insperata resurrezione che porta con sé la speranza.

Note di regia
Tra il prima e il dopo dei secondi di quell’interminabile caduta della protagonista sono condensati i grandi temi dell’esistenza umana senza nessuna concessione al melodramma, alla retorica, alla commiserazione. Per farlo, ho sposato lo stile e un meccanismo narrativo, affinato nel tempo, composto da un mix creativo di immagini girate e immagini di repertorio montate e manipolate ad arte per riuscire a raccontare cose che sarebbero difficili da mettere in scena con uno stile più convenzionale. Semplici ma eleganti associazioni visive che mirano a tessere il filo della trama e a compiere un vero e proprio viaggio in soggettiva nei tortuosi meandri della mente umana.

TRIESTE È BELLA DI NOTTE

TRIESTE È BELLA DI NOTTE

TRIESTE È BELLA DI NOTTE

di Andrea Segre, Stefano Collizzolli e Matteo Calore

Festival: Trieste Film Festival

Anno: 2023

Paese: Italia

Durata: 75'

Genere: Documentario

In un confine interno dell’Unione Europea, quello tra Italia e Slovenia, pochi chilometri sopra Trieste, i migranti asiatici della rotta balcanica che riescono ad attraversare la frontiera rischiano di essere fermati dalle forze dell’ordine italiane e rispediti indietro fino in Bosnia, senza venire identificati e senza avere la possibilità di fare richiesta di asilo. Come avvengono queste operazioni? Cosa succede a chi le subisce? A raccontarlo sono nel film alcuni dei migranti respinti. Le loro storie si intrecciano con le immagini realizzate con i telefonini durante i lunghi viaggi e con le contraddizioni e il dibattito all’interno delle Istituzioni italiane. Intanto in una casa abbandonata a Bihać, in Bosnia, un gruppo di pakistani e afghani vuole partire, direzione Italia. Cosa succederà loro? Quale risposta daranno l’Italia e gli altri Stati europei? Continueranno a sfidare la loro stessa legge per respingere migranti considerati illegali?

Note di regia

Trieste è bella di notte è un intreccio corale di tempi e spazi non lineari, un inseguirsi di memorie e di speranze, di video frammenti e racconti in presa diretta, di incubi passati e paure future. Abbiamo girato al di qua e al di là della frontiera, con chi ha già vissuto e con chi sta per vivere la roulette del “game” e dei respingimenti, trascinati dalla necessità di ascoltare un racconto corale e soggettivo e di confrontarlo con l’oggettività delle scelte politiche.

LA TIMIDEZZA DELLE CHIOME

LA TIMIDEZZA DELLE CHIOME

LA TIMIDEZZA DELLE CHIOME

di Valentina Bertani

Festival: Venezia 79 (Giornate degli Autori)

Anno: 2022

Paese: Italia-Israele

Durata: 96'

Genere: Documentario

Quando la scuola finisce e comincia l’età adulta, Benjamin e Joshua Israel, due gemelli omozigoti di origine ebraica, iniziano a sentirsi oppressi. Mentre amici e compagni di classe pianificano una nuova vita, loro non riescono a immaginare il futuro. Avere vent’anni e un naturale carisma unito a una buona dose di spavalderia non basta se hai una disabilità intellettiva e il mondo in cui vivi non sembra essere fatto per accoglierti. Sentendosi esclusi, Benjamin e Joshua si confrontano con i limiti imposti dagli altri senza avere paura di sbatterci contro. Joshua desidera fare sesso per la prima volta, mentre Benjamin insegue l’utopia di un amore. Anche se i due entrano spesso in conflitto tra loro, il loro legame è impossibile da sciogliere. Impareranno presto che crescere significa dare spazio all’altro senza fargli ombra.

Note di regia
Il lasso di tempo dopo la maturità per un adolescente è una fase fondamentale della vita perché precede improvvisi cambiamenti: paure, amicizie che somigliano ad alleanze ed
amori struggenti. È il momento in cui bisogna scegliere chi si vuole diventare da grandi. Credo sia un’esperienza unica per lo spettatore quella di poter osservare da un punto di vista inedito un modo di vivere poco rappresentato negli audiovisivi: quello di due adolescenti con disabilità intellettiva.

VERA

VERA

VERA

di Tizza Covi e Rainer Frimmel

Festival: Candidato al Premio Oscar come miglior Film Internazionale; Venezia 79 - Orizzonti (Premi Miglior Regia e Miglior Attrice)

Anno: 2022

Paese: Austria

Durata: 115'

Genere: Documentario (?)

Vera vive nell’ombra del suo celebre padre, l‘attore Giuliano Gemma. Stanca di una vita e di relazioni superficiali, si ritrova alla deriva tra l’alta società romana e frequentazioni borderline. Ferendo un bambino durante un incidente nel traffico della periferia, instaura un profondo legame con il piccolo di otto anni e suo padre. Si renderà presto conto però, che anche in questo mondo è considerata come uno strumento per gli altri.

Note di regia
La storia di Vera è stata plasmata dalla costante e insostenibile comparazione con il suo bello e celebre padre. Ѐ uno dei temi principali in Vera: i suoi dubbi costanti, e la percezione di essersi realizzata meno di quanto fece suo padre. In aggiunta a tutto ciò, c’è il fatto che lei sia sempre stata sfruttata dalle persone che volevano associarsi al suo nome. Ѐ un po’ il destino dei figli delle celebrità. Non solo in relazione alla sua bellezza ma anche per la sua carriera, suo padre fu come un peso. A proposito di questo, è interessante che Asia Argento abbia partecipato al film e parli della sua esperienza come figlia di un regista famoso.

ViaEmili@DocFest

ViaEmili@DocFest

ViaEmili@DocFest 2023

Torna la nuova edizione del festival di documentario a Modena

Siamo felicissim3 di annunciare la nuova edizione del nostro festival con questa bellissima illustrazione a cura di Eliana Albertini e dirvi che presto ci saranno novità su anteprime e programma. 

E visto che siamo convint3 che le cose più belle si facciano in squadra, mandiamo un abbraccio alla nostra: Arci Modena, UCCA, Ennesimo Film Festival, Cinema Raffaello & Astra, Città di Modena, Regione Emilia-Romagna e Fondazione di Modena

Corpus Christi

Corpus Christi

Corpus Christi

di Judith Davis

Anno: 2018

Paese: Francia

Durata: 88'

Daniel è un ventenne che vive una trasformazione spirituale mentre sconta la sua pena in un centro di detenzione. Daniel vorrebbe farsi prete ma questa possibilità gli è preclusa per la sua fedina penale. Uscendo dal centro di detenzione, gli è assegnato un lavoro presso un laboratorio di falegnameria in una piccola città, ma al suo arrivo, una serie di equivoci lo porta ad essere scambiato per un sacerdote e inizia a professare in una piccola parrocchia. La comparsa di questo giovane e carismatico predicatore diventa l’occasione per la comunità, scossa da una tragedia avvenuta qualche tempo prima, per cominciare a rimarginare le sue ferite.

Visitors

Visitors

Visitors

di Godfrey Reggio

Anno: 2017

Paese: USA

Durata: 87'

Dopo l’ormai classico e visionario “Koyaanisqatsi”, il regista Godfrey Reggio si sofferma sulla relazione ipnotica tra umanità e tecnologia, che, quando viene guidata da stati di emozione forti, produce effetti di massa che sconfinano nel transumano.

L’Aperossa 2023

L’Aperossa 2023

L' Aperossa riparte: archivi, musica e memorie presso Aamod

Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico apre le sue porte dal 12 al 16 settembre

A settembre, dal 12 al 16, torna il tradizionale appuntamento con L’APEROSSA, la manifestazione ideata promossa e organizzata dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS con il sostegno del Ministero della Cultura. 

Il piazzale della Centrale Montemartini, prospicente la sede dell’AAMOD, sarà animato ogni giorno da laboratori, passeggiate, visite guidate al Museo, live performance e proiezioni di opere audiovisive dedicate al riuso creativo della memoria d’archivio.

Si comincerà il pomeriggio con i “Cinelab Kids”, laboratori indirizzati a ragazze e ragazzi dai 7 ai 14 anni per far loro conoscere, in maniera interattiva, i meccanismi della moviola e i processi di lavorazione della pellicola cinematografica.

Il format “Un giorno al museo”, in accordo con il Museo della Centrale Montemartini e con la guida di esperti appartenenti all’associazione Vita Romana, darà vita a visite guidate gratuite al Museo della Centrale.

Nel tardo pomeriggio, a cura dell’Associazione culturale Marmorata169, si terranno invece passeggiate ed esplorazioni partecipate gratuite di circa un’ora a mezza nelle aree adiacenti al Gazometro.

I focus “UnArchive” di quest’anno, dedicati al riuso creativo del materiale d’archivio, offriranno in visione le recenti opere vincitrici del Premio Zavattini e della residenza “Suoni & Visioni”, oltre a due speciali appuntamenti filmici in memoria del documentarista Ugo Adilardi e della giovane regista Chiara Rigione, vicini all’AAMOD e scomparsi entrambi quest’anno.

Il gran finale di ogni serata è riservato alla sperimentazione artistica tra musica e archivi: grandi interpreti italiani – da Peppe Servillo a Paolo Fresu, da Diana Tejera a Marcello Allulli, a Emiliano Torquati e a molti altri – si esibiranno dal vivo con composizioni inedite che interagiscono con i film d’archivio proiettati sul grande schermo.

La manifestazione è ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti con prenotazione alla mail eventi@aamod.it