Supereroi senza Superpoteri

Supereroi senza Superpoteri

di Beatrice Baldacci

Selezione AAMOD e Premio Zavattini

Anno: 2019

Paese: Italia

Durata: 13’

Qualcuno inserisce una VHS in un videoregistratore. La cassetta va in play, sullo schermo compaiono immagini televisive di ogni tipo, consumate dal tempo, spesso irriconoscibili. Sono i ricordi d’infanzia di Beatrice. Come le cassette inevitabilmente rovinate dal tempo, così sono i suoi ricordi. Inizia così un percorso di elaborazione personale in cui rivive il rapporto con la madre malata. La ricerca è faticosa, le immagini si mischiano e si ricompongono assumendo significati del tutto nuovi. Grazie a questa dolorosa ricerca, la regista ricostruisce la propria narrazione più intima per provare a ritrovare ciò che aveva perduto.

Bio-filmografia della regista

Beatrice Baldacci nasce a Città di Castello nel 1993.
Dopo aver svolto un anno di studi in Scienze e tecniche psicologiche presso l’Università di Padova, nel 2014 si iscrive al corso di cinema della Rome University of Fine Arts (RUFA), dove realizza il progetto fotografico Mi trovo dove voglio che viene esposto presso il Palazzo Ducale di Genova.
Nel 2015 frequenta l’accademia seguendo corsi di regia, cinematografia e direzione della fotografia con i docenti Daniele Ciprì e Fabio Mollo. Lo stesso anno in occasione del 48 Hours Film Project vince il premio per miglior fotografia.
Nel 2017 si laurea con lode presentando il cortometraggio Corvus Corax che vince numerosi premi nazionali e internazionali. Nel 2018 frequenta il corso base di regia al Centro Sperimentale di Cinematografia con il docente Claudio Cupellini realizzando il cortometraggio Attenti al Cane! Vince il Premio Zavattini 2019 durante il quale realizza il documentario autobiografico Supereroi senza superpoteri.

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Da martedì 8 a giovedì 10 dicembre

In Her Shoes

In Her Shoes

di Maria Iovine

Selezione AAMOD e Premio Zavattini

Anno: 2019

Paese: Italia

Durata: 19’

In un mondo ribaltato in cui le donne ricoprono ruoli di potere e gli uomini si occupano della famiglia, Domenico si racconta alla figlia a partire da un tenero ricordo. In una lettera rivive la gioia della sua nascita, la sua infanzia, i sogni di una famiglia felice, ma anche le rinunce dolorose di padre e marito che hanno soffocato le sue reali aspirazioni e desideri.
Attraverso immagini d’archivio, In Her Shoes riscrive la Storia: gli uomini uniti in un movimento di liberazione. Le immagini del nostro passato non raccontano più chi siamo, ma qui ci lanciano una sfida. Cosa avrebbero fatto gli uomini se si fossero trovati nella posizione delle donne? Si sarebbero uniti per far sentire le loro voci? E le donne sarebbero state a guardare o avrebbero preso coscienza del loro privilegio?

Bio-filmografia della regista

Maria Iovine nasce a Caserta nel 1984. Si laurea all’Università degli Studi di Salerno con la prima tesi pratica sul montaggio dal titolo Obraz. Sperimentazione Audiovisiva Sul Montaggio.
Per Una Rifigurazione Ejzenštejniana De Le Lacrime Amare Di Petra Von Kant Di R. W. Fassbinder che le vale la lode e una menzione speciale da parte della Commissione Accademica.
Dall’età di 23 anni è stata assistente e collaboratrice di Marco Spoletini (montatore di Gomorra di Matteo Garrone), Clelio Benevento (Mia Madre di Nanni Moretti), Esmeralda Calabria (Romanzo Criminale di Michele Placido), Valentina Girodo (Il commissario Rex per Canale 5).
Attualmente montatrice di cinema, tv, documentari per le più note case di produzione italiane: il documentario Massimo, il mio cinema secondo me del casertano Raffaele Verzillo sull’ultima intervista inedita a Massimo Troisi; il film Senza Fiato con Fortunato Cerlino in uscita per la prossima stagione cinematografica; Lettere al Duce di Massimo Martella e 2000km di Bellezza di Italo Moscati per Istituto Luce Cinecittà, la serie tv Casa Siffredi per Mediaset e 2 mini documentari su Bebe Vio e Gabriele Mainetti per la serie Untaggable prodotta da Magnolia e Sky Cinema.
Da sempre impegnata nelle tematiche relative all’universo femminile, di recente ha vinto il premio della Regione Lazio ‘Innovazione: Sostantivo Femminile’ con un video di montaggio sul rapporto tra donne e tecnologia il cui titolo è Favole in aggiornamento.

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Da martedì 8 a giovedì 10 dicembre

Then & Now

Then & Now

di Giulia Tata e Antonino Torrisi

Selezione AAMOD e Premio Zavattini

Anno: 2018

Paese: Italia

Durata: 20’

In un futuro distopico, alieni in fuga da un pianeta distrutto hanno invaso pacificamente la Terra, presentandosi come portatori di progresso e nuove tecnologie e ottenendo da subito piena collaborazione da parte degli esseri umani. Afel, un ragazzo terrestre senza patria ne radici, nel suo vagabondare per il mondo è testimone di come la razza umana si sia fatta progressivamente soggiogare e ridurre in schiavitù in nome di un progresso che ha finito col distruggere il pianeta e il suo ecosistema. Coinvolto suo malgrado nelle proteste e poi nei successivi scontri tra umani e alieni, Afel prenderà infine la decisione di schierarsi e combattere per la salvezza dell’umanità.

Bio-filmografia della regista

Giulia Tata è nata a Roma nel 1993. Ha frequentato l’istituto scientifico E. Amaldi dove si è diplomata nel 2012. L’anno successivo ha iniziato un corso di recitazione teatrale con il regista e attore Augusto Zucchi. Tra il 2013 e il 2015 studia regia presso la Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volontè e si diploma con il cortometraggio “Trompe l’Oeil” selezionato all’Arcipelago Film Festival. Vincitrice di numerosi premi, Nel maggio 2017 vince una borsa di studio della SIAE per partecipare come regista al corso internazionale di cinema “Terre di Cinema” durante il quale gira in 35mm il cortometraggio “Maria Grazia” attualmente in post-produzione. Lo stesso anno vince, come co-autrice, la seconda edizione del Premio Zavattini con il cortometraggio “Then & Now”.

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Da martedì 8 a giovedì 10 dicembre

Fuori Programma

Fuori Programma

di Carla Oppo

Selezione AAMOD e Premio Zavattini

Anno: 2016

Paese: Italia

Durata: 16’

Colonie estive, anni ‘50. I giochi di prestigio di un bambino divertono i compagni.
Una voce matura intraprende un viaggio nella memoria: i giochi, i doveri, le aspettative, le incursioni degli adulti nell’universo infantile. Un intimo resoconto delle vacanze, fino a quando i ricordi non perdono solidità per farsi onirici, liquidi, liberi.

Bio-filmografia della regista

Carla Oppo si laurea in Storia contemporanea con una tesi su cinema e trasformazione urbana negli anni del miracolo economico e consegue, a Roma Tre, il Master di secondo livello Esperto di comunicazione storica, televisione e multimedialità. Nel 2017 vince il Premio Zavattini con Fuori Programma, un film breve a base totale d’archivio prodotto da Aamod. Nel 2018 frequenta il corso di documentario presso la Escuela Internacional de Cine y Television EICTV di Cuba. E’ tra i dieci finalisti della residenza artistica sugli archivi amatoriali “Re-framing Home movies 2018”. Oggi è ricercatrice d’archivio e autrice per produzioni televisive e documentarie, e partecipante al dibattito al programma di storia di Rai Tre “Passato e Presente”. Cura la sezione documentari del Bella Storia Festival – Narrazioni di strada, di cui è presidente.

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Da martedì 8 a giovedì 10 dicembre

They Go Gently Into That Night Work​

They Go Gently Into That Night Work​

di Soile Mottisenkangas

Selezione Working Title Film Festival 5

Anno: 2020

Paese: Finlandia

Durata: 11’

Una postina, un’operatrice di impianti di laminazione e una macchinista arrivano sul posto di lavoro per il turno di notte. Questo triplice ritratto mostra come esse accolgono la sfera dei loro ruoli lavorativi. La ripetizione meccanica dei gesti giunge facilmente a uno stato di rilassamento simile a una forma di meditazione.

Bio-filmografia della regista

Soile Mottisenkangas (1971) è una regista e artista finlandese basata a Helsinki. Si è laureata in arte e cinema alla The Screen Academy Scotland presso la Napier University nel 2011. Ha partecipato a mostre personali e collettive anche di video arte e i suoi cortometraggi Maria Eveliina (2013) e Bully Factory (2012) sono stati presentati a festival cinematografici internazionali.

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Tahiti

Tahiti

di Latifa Said

Selezione Working Title Film Festival 5

Anno: 2018

Paese: Algeria

Durata: 17’

Tahiti, 35 anni, è nato in Camerun. Affascinato dalla storia mitica dell’Algeria, vi si è trasferito lasciando il suo Paese d’origine. Dopo dieci anni, senza documenti, prova a sopravvivere lavorando
nel condominio modernista Aéro-habitat, di Algeri, dove vive. Disilluso e amareggiato dall’accoglienza ricevuta, Tahiti medita di tornare a casa dalla sua famiglia.

Bio-filmografia della regista

Latifa Said (1976) ha lavorato come assistente sociale, insegnante e fotografa. La sua prima sceneggiatura Jours Intranquilles (2015) ha vinto il primo premio della borsa di studio SIRAR del Festival International du Film d’Aubagne.
Nel 2017 ha diretto un secondo cortometraggio, Terrain Vague, che ha vinto 20 premi a diversi festival. Attualmente sta lavorando al suo primo lungometraggio.

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Da martedì 8 a giovedì 10 dicembre

Guerra, Tiza, Tiempo / Ausencias Recuperadas

Guerra, Tiza, Tiempo / Ausencias Recuperadas

di Philippine Sellam

Selezione Working Title Film Festival 5

Anno: 2019

Paese: Argentina

Durata: 15’

La IMPA di Buenos Aires è stata la prima di un vasto movimento di “fabbriche recuperate” emerso come risposta alla crisi economica che aveva portato molte aziende al fallimento minacciando il posto di lavoro di migliaia di operai.
Attraverso immagini e aneddoti disseminati tra i macchinari arrugginiti, questo cortometraggio cerca il volto umano e la dimensione più profonda di quell’operazione di recupero.

Bio-filmografia della regista

Philippine Sellam ha lasciato la Francia a 18 anni e ha studiato e lavorato in diversi paesi tra cui Paesi Bassi, Armenia, Australia, Cuba e Argentina. Nel 2014 si è laureata in sviluppo sostenibile e ha iniziato a studiare regia cinematografica e documentaria in Argentina. Attualmente sta montando il suo primo lungometraggio documentario, con materiali girati negli anni in un quartiere ai margini di Buenos Aires.

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Waithood​

Waithood​

di Louisiana Mees Fongang

Selezione Working Title Film Festival 5

Anno: 2019

Paese: Belgio, Grecia

Durata: 22’

Atene 2019: il 44% dei giovani è disoccupato, una generazione persa in una terra di nessuno, che vaga esclusa dall’istruzione e dal marcato del lavoro. Cinque ragazzi cercano divertimento nel lussuoso appartamento Airbnb che uno di loro pulisce in cambio di una misera paga.
Guardano fuori, su una città in tumulto, sognando a occhi aperti un mondo di possibilità.

Bio-filmografia della regista

Louisiana Mees Fongang (1994) è una regista e sceneggiatrice belga. Nel 2019 si è diplomata alla scuola d’arte KASK di Gand con il cortometraggio Waithood, premiato con la VAF-Wild Card al Leuven International Short Film Festival. Oltre a studiare politica internazionale e a lavorare come documentarista per l’agenzia giornalistica Sonderland, sta scrivendo il suo primo lungometraggio Rap n Race

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The Swing

The Swing

di Samara Sagynbaeva

Selezione Working Title Film Festival 5

Anno: 2019

Paese: Kirghizistan

Durata: 21’

Inverno in Kirghizistan. Bolot, un uomo anziano e onesto, lavora come responsabile del riscaldamento alla scuola del villaggio. Quando il carbone a casa si esaurisce, la moglie lo convince a rubarlo dalla scuola, nonostante la piccola scorta rimasta.

Bio-filmografia della regista

Samara Sagynbaeva (1990) è una regista chirghisa. Ha studiato giornalismo alla Jusup Balasagyn Kyrgyz National University di Bishkek e ha lavorato come giornalista per la radio locale Sanjyra.
Attualmente vive a Praga dove frequenta la FAMU – Film and TV School of the Academy of Performing Arts.

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FOR YOUR SAKE

For Your Sake

di Ronja Hemm

Selezione Working Title Film Festival 5

Anno: 2019

Paese: Germania

Durata: 38’

Il Nepal sta affrontando un passaggio generazionale. Due figlie di una famiglia Tamang si stanno preparando per andare a studiare all’estero. Hanno grandi speranze di una vita migliore, ma il prezzo da pagare è incommensurabile. Devono lasciarsi alle spalle la più grande ricchezza del popolo Tamang: la famiglia. Nel loro villaggio, le sorelle cercano un dialogo con la madre e con la nonna, che ancora sperimentano le dure condizioni di vita tradizionali.

Bio-filmografia della regista

Ronja Hemm (1992) è cresciuta a Bamberga e ha studiato media alla University of Applied Sciences di Mainz. Nel corso dei suoi studi si è specializzata principalmente nei formati documentaristici. Il film documentario For Your Sake è il suo film di diploma.

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Da martedì 8 a giovedì 10 dicembre