LO CHIAMAVANO CARGO

LO CHIAMAVANO CARGO

LO CHIAMAVANO CARGO

di Marco Signoretti

Premio Zavattini 2020

Anno: 2020

Paese: Italia

Durata: 15'

Genere: Documentario

Italia, fine anni ’60. In un villaggio del Mezzogiorno arrivano due forestieri: il primo ha una cinepresa, il secondo ha una pistola. Attraversando quella terra desolata, i due avranno un’occasione insperata per cambiare il corso della storia.

COMUNISTI

COMUNISTI

COMUNISTI

di Davide Crudetti

Premio Zavattini 2021

Anno: 2021

Paese: Italia

Durata: 20'

Genere: Documentario

Il 3 febbraio del 1991 veniva sciolto per sempre il Partito Comunista Italiano. Quattro mesi dopo, nascevo io. Praticamente, mentre io nascevo, il comunismo in Italia, e nell’Occidente tutto, non esisteva già più. Durante tutta la mia crescita però, nella casa dove crescevo, rimanevano di lui dei segni inequivocabili legati al passato dei miei genitori. Del comunismo sembra non esserci più traccia, eppure sento che qualcosa di lui continua a rimanermi attaccato addosso. I miei genitori erano comunisti. E io? Io che cosa sono?

HEIMAT

HEIMAT

HEIMAT

di Giovanni Montagnana

Premio Zavattini 2021

Anno: 2021

Paese: Italia

Durata: 20'

Genere: Documentario

A metà tra il documentario e l’installazione artistica, Heimat, a partire dalla frammentazione creativa delle Ultime lettere da Stalingrado, una raccolta di lettere scritte nel dicembre 1942 da soldati tedeschi assediati nella sacca di Stalingrado, è un’indagine sensoriale ed universale di quell’oggetto così misterioso che è il ricordo di Casa: un oggetto miste-
rioso, sfuggente, sempre sull’orlo della dissolvenza. In Heimat convivono la pasta di vecchi fi lm di famiglia, pennellate di colore e residui chimici della pellicola in decomposizione. Una realtà che diventa onirica, quasi allucinazione. Le immagini e i suoni in Heimat esprimono tutta la loro materialità, il loro essere oggetti segnati dal tempo, consumati e rovinati. Un’esperienza cinematografica estremamente sensoriale per riflettere sul ricordo, su ciò che ci lega ai nostri affetti, su tutto ciò che chiamiamo Casa. In una parola: il nostro Heimat.

SBAGLIANDO S’INVENTA

SBAGLIANDO S'INVENTA

SBAGLIANDO S'INVENTA

di Alice Sagrati

Premio Zavattini 2021

Anno: 2021

Paese: Italia

Durata: 11'

Genere: Documentario

Mario, un uomo solitario e nostalgico, riceve una chiamata sbagliata nella quale lo scambiano per un bambino, così si ritrova ad ascoltare una favola
di Gianni Rodari.

ERA UNA CASA, MOLTO CARINA…

ERA UNA CASA, MOLTO CARINA...

ERA UNA CASA, MOLTO CARINA...

di Sara Parentini

Premio Zavattini 2022

Anno: 2022

Paese: Italia

Durata: 18'

Genere: Documentario

Era una bella casa, quella che il padre e architetto Sergio, prima di morire, era riuscito a costruire con amore e passione per la sua famiglia. Quella stessa casa in una notte ha iniziato a creparsi, a spaccarsi e a sprofondare sotto terra. Era il 1993, a Livorno, e la causa del crollo è da ricercarsi nei lavori per la costruzione di una galleria stradale sotto la collina. La famiglia è stata rinominata dai giornali nazionali «i primi sfollati di Tangentopoli». Con il tempo, raccogliendo le macerie, sia la moglie che la figlia hanno deciso di ricostruire. Nello stesso punto, sopra la casa crollata, con la stessa planimetria del padre e andando alla ricerca degli stessi identici mobili. Una copia esatta sopra l’originale.

UN RESPIRO PARZIALE MA INTERO

UN RESPIRO PARZIALE MA INTERO

UN RESPIRO PARZIALE MA INTERO

di Lorenzo Spinelli

Premio Zavattini 2022

Anno: 2022

Paese: Italia

Durata: 17'

Genere: Documentario

Nel giugno 2022, mentre il regista lavora alla narrazione del suo incontro con Patrizia Cavalli, del tempo trascorso assieme e degli sguardi prima attenti e poi svuotati dalla malattia, la poetessa muore. Dell’autrice come lui l’ha conosciuta rimangono poche immagini: l’unico gesto possibile è raccontare attraverso metafora, con immagini di archivio e un testo che, tra dichiarazione d’amore e ultimo saluto, si alterna alle poesie recitate dall’autrice.

IL PICCOLO GOLEM

IL PICCOLO GOLEM

IL PICCOLO GOLEM

di Federica Quaini

Premio Zavattini 2022

Anno: 2022

Paese: Italia

Durata: 22'

Genere: Documentario

Nel lontano 1949, in terre friulane nasceva un bambino d’argilla, frutto dell’amicizia fra un giovane Pasolini, il pittore Giuseppe Zigaina e Tina, la nonna di Viola.

Settant’anni dopo, un tentativo di restauro porta Viola e il padre a riparare una vecchia ferita e a ricostruire la presenza della nonna attraverso i frammenti che ha lasciato dietro di sé.

I misteri del giardino di Compton House

I misteri del giardino di Compton House

I misteri del giardino di Compton House

di Peter Greenaway

Con Anthony Higgins, Janet Suzman, Anne-Louise Lambert

Anno: 1982

Paese: UK

Durata: 108'

Nel diciassettesimo secolo, in uno Wiltshire apparentemente idilliaco, la moglie di un aristocratico commissiona dodici disegni della tenuta del marito a un ambizioso paesaggista, il quale negozia i termini del contratto prevedendo che includa i favori sessuali della committente. Ma quando dal fossato viene estratto un cadavere, i disegni del paesaggista rischiano di rivelare più di quanto lui creda. Questo brillante, stilizzato ed erotico giallo di campagna ha imposto Peter Greenaway come regista di fama internazionale. I costumi stravaganti, la trama intricata, i dialoghi elegantemente salaci e la colonna sonora ipnotica di Michael Nyman fanno del film una delizia per le orecchie, gli occhi e la mente.

IL GRANDE CALDO

IL GRANDE CALDO

IL GRANDE CALDO

di Dan Bensadoun, Luigi Caggiano, Marcello Enea Newman, Daniele Tinti

Girato da Daniele Tinti e compari della scena indie romana a 20 anni scarsi con 800 euro di budget. Strano e impresentabile film evento del 2022/23 con una trentina di proiezioni sold out in Italia e oltre. Il Clerks romano? L’Ecce bombo hipster? Boh!

Anno: 2021

Paese: Italia

Durata: 55'

Genere: Fiction

Marcello, Daniele, Alex, Dan, Gianlorenzo e Giorgio, ventenni romani, trascorrono notte dopo notte tra il Bar dei brutti a San Lorenzo e il San Calisto a Trastevere. Ammazzano il tempo tra Peroni, bestemmie e turpiloquio di vario tipo. Ludovica, una loro amica che studia cinema a Parigi, torna a Roma per l’estate e li coinvolge nella realizzazione di un cortometraggio che li porterà a uscire, timidamente, dalle proprie abitudini.

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«Mentre nasceva la scena indie romana qualcuno non era molto convinto di voler spaccare tutto e conquistare il mondo. Il grande caldo è un ritratto sincero della depressione middle class all’inizio dell’era social: niente sushi né coca né visualizzazioni né successo».
(Francesco Pacifico)

«Un piccolo film, anarchico, intelligente, pieno di vita, di sentimenti, di bestemmie ma soprattutto pieno di cinema.»
(Elio di Pace, Fabrique du Cinéma)

«(…) Di film di formazione o di teen, specialmente in questo momento storico, ce ne sono tanti, forse troppi. Invece di film che parlano del periodo tra i venti e trent’anni, quel limbo di trambusto emotivo e psicologico, in cui si sbatte la testa perpetuamente su cose nuove, in cui inizia la corsa perdifiato per cercare di capire chi sei e cosa
diventerai, in cui le persone iniziano a definirsi, mentre altre continuano a brancolare nel buio, ce ne sono fin troppo pochi.»
(Alice Sagrati, Nido Magazine – Treccani)

IL TERRIBILE INGANNO

IL TERRIBILE INGANNO

IL TERRIBILE INGANNO

di Maria Arena

Menzione Ucca Miglior Documentario a “Immagini dal Sud del Mondo” 2023

Anno: 2022

Paese: Italia

Durata: 106'

Festival: Torino Film Festival

Maria partecipa a Milano allo “sciopero globale delle donne” proclamato l’8 marzo 2017 dal movimento femminista “Non Una Di Meno”, e da lì segue il movimento fino all’8 marzo 2020. Un racconto in prima persona della regista Maria Arena che attraverso l’incontro con le odierne pratiche femministe, fa un bilancio sull’essere donna oggi a partire da sé.

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«Il terribile inganno l’ho girato dal 2017 al 2020, tre anni in cui ho seguito il movimento neo-femminista Non Una di Meno a Milano documentando le azioni e la progettualità di queste giovani che mi hanno completamente coinvolta per la loro passione, dedizione, lucidità di analisi. Nel film mi metto in gioco in prima persona e narro il percorso di conoscenza che ho fatto a seguito del movimento e le riflessioni personali dal mio punto di vista di donna cinquantenne madre e lavoratrice…»