Il respiro della foresta

Il respiro della foresta

Il respiro della foresta

di Jin Huaqing

Anno: 2021

Paese: Cina

Durata: 85'

20.000 monache buddiste vivono in un monastero su un altopiano innevato in Tibet. Circondate da una natura aspra e isolate dal mondo esterno, queste donne ci offrono un assaggio della loro ricerca, attraverso la religione, sui grandi quesiti dell’esistenza. Lontane dalle loro famiglie, le monache danno tutte loro stesse per raggiungere uno stato divino, affidandosi al guru e le une alle altre. Con straordinaria intimità, la macchina da presa accompagna le donne che, durante i 100 giorni più freddi dell’anno, imparano a conoscere questioni fondamentali di vita e morte, sofferenza e guarigione, karma e conseguenze. Un’opera che unisce splendore visuale e spiritualità, “Dark Red Forest” è un’esplorazione della vita, quotidiana eppure misteriosa, di donne devote alla loro fede. Il film di Jin Huaqing è un’opera illuminante di fede e indagine filosofica, ambientata in un paesaggio proibitivo e meraviglioso.

L’uomo che vendette la sua pelle

L'uomo che vendette la sua pelle

L'uomo che vendette la sua pelle

di Kaouther Ben Hania

Anno: 2021

Paese: - Tunisia, Francia, Belgio, Germania, Svezia

Durata: 90'

Sam Ali, un giovane siriano emotivo e impulsivo, è fuggito in Libano per allontanarsi dalla guerra siriana. Senza uno status legale, non è in grado però di ottenere un visto per recarsi in Europa, dove vive l’amata Abeer. Mentre vive aprendo cocktail nelle gallerie d’arte di Beirut, incontra Jeffrey Godefroi, un noto artista americano, con il quale conclude uno strano accordo che cambierà per sempre la sua vita. L’artista infatti trasforma il ragazzo in un’opera d’arte tatuandogli un visto Schengen sulla schiena.

All the street are silent

All the street are silent

All the street are silent

di Jeremy Elkin

Anno: 2022

Paese: USA

Durata: 89'

Ambientato tra 1987 e il 1997 a Manhattan “All the Streets Are Silent: The Convergence of Hip Hop and Skateboarding” documenta un periodo in cui i marciapiedi di New York prosperavano grazie a due subculture di riferimento che hanno iniziato a integrarsi: hip-hop e skateboard. Con una soundtrack iconica del leggendario produttore hip-hop Large Professor e la narrazione di Eli Morgan Gesner (co-fondatore di Zoo York), il regista Jeremy Elkin rievoca la magia di quel periodo esaltante con inedite immagini di repertorio e testimonianze di famosi personaggi allora ragazzi di strada come l’attrice Rosario Dawson, Darryl McDaniels, Kid Capri, Jefferson Pang, Clark Kent, Bobbito Garcia, Mike Carroll, Stretch Armstrong.

All the Streets Are Silent è anche una lettera d’amore a New York che analizza la società di allora e la convergenza tra due culture di strada che avrebbero avuto una eco planetaria, gettando le basi del moderno street style. Il documentario è frutto di una incredibile ricerca di immagini d’epoca sulle strade e nei locali di tendenza hip-hop nella Grande Mela, come ad esempio il Mars, dove skaters e rapper si incrociavano mescolando le tradizioni. Elkin rievoca anche il contesto artistico di contorno, con gli ultimi fuochi della Pop-Art di Warhol e Basquiat e un grande film come “Kids” di Larry Clark con Leo Fitzpatrick.

Cresciuto a Montreal con la passione per lo skateboard, l’hip-hop e il cinema, Jeremy Elkin ha scritto e diretto numerosi film sullo skate negli anni 2000 prima di trasferirsi a New York, dove ha iniziato a collaborare con la rivista Vanity Fair. Nel 2018 ha firmato il cortometraggio del Brooklyn Museum JR: The Chronicles of New York, dedicato all’artista francese JR. All The Streets Are Silent è il lungometraggio di debutto di Elkin, nel quale ha unito le sue più grandi passioni.

Insieme a “All The Streets are Silent” viene distribuito anche il cortometraggio “Takuya” di Chef, che ricorda il compianto skateboarder giapponese Takuya Kirchmayr Nei, di casa sui marciapiedi di Milano